15 consigli per l’estate a Berna

Che cosa fare e vedere e assolutamente a Berna d’estate? Dalla fresca birra alla spina allo yoga mattutino in terrazza sul tetto: vi sveliamo le 15 esperienze estive che non troverete nelle guide turistiche.

#1 Farsi trasportare dalla corrente dell’Aar

E chi ha bisogno del mare? Le acque limpide e cristalline dal colore verde-azzurro del fiume Aar, che dalle Alpi Bernesi seguendo il loro corso raggiungono la capitale, sono il miglior refrigerio nelle gior-nate torride. Un tuffo veloce nelle sue fresche acque durante la pausa pranzo insieme ai colleghi di lavoro? Camminare attraverso la città vecchia in bikini e con la tavola da surf sottobraccio? Queste sono scene di vita quotidiana a Berna. Gira persino la voce che una volta sui balconi dei consiglieri federali venivano appesi i costumi da bagno ad asciugare. Un tuffo nell’Aar è quindi un’esperienza bernese per eccellenza che nemmeno i visitatori dovrebbero perdersi! Il punto migliore per tuffarsi è l’amata piscina all’aperto Marzili, dalla quale si gode una vista spettacolare sull’edificio del Parlamen-to svizzero.

#2 Assaporare una birra fresca

Salute! Berna non è soltanto la città degli orsi, bensì anche la città della birra: brindare con una birra fresca, provare le specialità birrarie della regione e ritrovarsi a discutere dottamente sui diversi stili di birra, sono abitudini radicate. I bernesi però non solo adorano assaporare la loro bevanda al malto al banco del bar, ma amano sperimentare essi stessi con orzo e malto per penetrare i segreti dell’arte birraria e ciò sempre più frequentemente. Così a Berna sono sorti circa 150 birrifici e microbirrifici, tanti quanti in nessun altro luogo della Svizzera. Non c’è da sorprendersi dunque che nella capitale della birra e nella regione ci sia molto da scoprire a riguardo. Dal seminario della birra presso l’Altes Tramdepot, ristorante e birrificio sotto un unico tetto, a una visita al Biercafé Au Trappiste fino all’escursione della birra attraverso la regione. A chi desidera conoscere la varietà delle birre locali e gustarne il sapore, consigliamo il festival della birra artigianale Zapf! dal 9 giugno 2018 sulla Warmbächli-Brache.

#3 Far festa al festival del Gurten

Si suol dire che nella capitale i bambini vengano al mondo con la chitarra in mano... Infatti, il grande successo dei cantanti dialettali bernesi è direttamente proporzionale alla grande passione per il ricco e caldo dialetto bernese. Anche i bambini in Svizzera conoscono i classici come «d'w nuss vo büm-pliz» di Patent Ochsner, «Schwan» di Gölä o «Dr Eskimo» di Troubadour Mani Matter. E il duo rap bernese Lo & Leduc è attualmente la band live svizzera di maggior successo del momento che ad ogni concerto fa il tutto esaurito. Non c’è da sorprendersi dunque se ogni anno a luglio circa 80 000 appassionati di musica si dirigono alla mecca della musica svizzera. Anche quest’anno, dall’17 al 20 luglio 2019, sul Gurten, il monte di casa di Berna che troneggia sopra i tetti della capitale, torna il leg-gendario festival del Gurten con tante perle musicali, un magnifico panorama e un’atmosfera inegua-gliabile. Già per il modo in cui ci si arriva si distingue da tutti gli altri festival. Il monte di casa di Berna è situato a 864 metri di altezza ed è raggiungibile con la funicolare «Gurtenbahn». I più sportivi che non se la sentono di fare la coda possono salire la montagna a piedi e lungo il percorso di circa 45 minuti salutare le mucche al pascolo della fattoria del Gurten. Fare la coda o sudare? Le opinioni di-vergono!

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#4 Visita ai mercati

La mattina, nel baluginio dei primi raggi di sole che ancora un po’ assonnati sfiorano i vicoli della città vecchia, è il tempo migliore per intraprendere un viaggio nel passato. In Bundesplatz (Piazza Federa-le) e nella Münstergasse si tengono ogni martedì e sabato i tradizionali mercati settimanali. Un’esperienza che appaga tutti i sensi! In questo variopinto groviglio buongustai, fanatici dello shop-ping e nostalgici troveranno di tutto: ortaggi freschi, erbe profumate e fiori, ma anche saporite carni e formaggi. Sin dal medioevo molta della merce viene prodotta nell’area periurbana prossima alla città e quindi, grazie alle brevi distanze di trasporto, i prodotti arrivano freschi ai mercati. A nostro avviso è l’occasione perfetta per scoprire le squisitezze locali e fare due chiacchiere con i contadini. Chi desi-dera scoprire anche il design e l’artigianato locali, dopo la visita mattutina dei mercati prosegue il suo giro. La capitale vanta infatti ben sei chilometri di splendide arcate che ospitano tanti bei negozi, creando una delle vie di shopping al coperto più lunghe d’Europa. Soprattutto nella bassa città vec-chia, nei vicoli sottostanti alla famosa Zytglogge (Torre dell’Orologio), vi sono numerose boutique e atelier locali da scoprire, che in altre città si cercherebbe invano.

#5 Gustare un buon gelato

Salted caramel, amarena o cioccolato al peperoncino? D’estate la scelta del gusto di gelato diventa una questione vitale per i bernesi! La capitale di quello stile di vita all’insegna della rilassatezza e del buon vivere, noto come «Gemütlichkeit», celebra la cultura del gelato, protagonista per eccellenza della bella stagione. Gli abitanti della città sono tanto orgogliosi della Gelateria di Berna, che a detta del settimanale SonntagsZeitung ha i «migliori gelati della Svizzera», almeno quanto lo sono del «lo-ro» Palazzo federale. I gestori hanno imparato l’arte del gelato in Italia - e al palato si sente! Si trova-no filiali della Gelateria alla piscina all’aperto Marzili, nel quartiere Breitenrain (Scheibenstrasse), nel quartiere Mattenhof (Pestalozzistrasse) e nella Länggasse (Mittelstrasse). Stella nascente nell’olimpo dei gelati bernesi è l’Eiswerkstatt, situata presso il Parco degli Orsi, che dalla scorsa estate spopola con i suoi venti gusti di gelato artigianale tutto da gustare. E chi non vuole assolutamente rinunciare al celebre Toblerone, il cioccolato più famoso del mondo, nemmeno sotto forma di gelato, lo troverà al «gutgelaunt» nella Schauplatzgasse.

#6 Discendere l’Aar in gommone e grigliare in riva al fiume

«Lasciarsi trasportare dalla corrente» nella capitale della «Gemütlichkeit» non è solo una metafora. Discendere l’Aar in gommone è l’hobby preferito dei bernesi. Non appena la colonnina di mercurio accenna a risalire, la gente del luogo recupera dalle cantine i propri gommoni rossi, a bordo dei quali si fa trasportare insieme ad amici e famiglia dalla corrente del fiume da Thun a Berna. Chi pensa al rafting però, si sbaglia. Discendere in gommone l’Aar che con le sue acque limpide e cristalline scorre pacifico attraverso l’incantevole paesaggio golenale, toccando tante piccole isole, è tanto appagante e piacevole quanto la città stessa. Soprattutto se - come fanno in molti - si parte da Uttingen, trala-sciando in questo modo l’unico punto un po’ avventuroso. Uno dei luoghi preferiti in cui sbarcare è la spiaggia fluviale Eichholz, dove i navigatori dell’Aar, i cosiddetti «Aareböötler», si ritrovano insieme ad altri patiti di sole, amici della natura e appassionati di grigliate. Qui si mettono le salsicce a sfrigo-lare sulla griglia, si suona la chitarra attorno ai falò, si sfida sé stessi praticando lo slacklining e si gioca a pallavolo. Questa è pura «Gemütlichkeit», la rilassatezza bernese!

#7 Godersi il tramonto

Nel famoso Giardino delle rose di Berna sono già sbocciate tante storie d’amore. Di giorno è il luogo della città più amato dai turisti per immortalare i loro ricordi in una fotografia, la sera dopo il lavoro diventa il luogo di ritrovo per eccellenza dei bernesi. Da qui si gode un panorama mozzafiato sulla città vecchia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, che spesso si trasforma in uno spettacolo di colori dalle sfumature violetto e arancio. Il nostro consiglio: proprio come la gente del posto sedersi sul muretto con i piedi penzoloni e guardare il sole calare gustandosi una birra portata da casa o un gela-to artigianale della Eiswerkstatt. Chi ama le cene romantiche, non può non prenotare un tavolo al risto-rante Rosengarten - la vista panoramica è compresa. A proposito: anche chi è in viaggio da solo può godersi il tramonto in compagnia. Potrà sedersi su una panchina accanto alla statua di bronzo del fisico più famoso al mondo Albert Einstein, direttamente sottostante al ristorante Rosengarten. Que-sto era uno dei suoi luoghi prediletti quando abitava a Berna, dove nel 1905 elaborò la sua formula E=mc².

#8 Bere acqua fresca dalla fontana

Nelle torride giornate estive offrono un benvenuto refrigerio: Berna conta più di 100 fontane dalle quali zampilla acqua potabile limpida e ghiacciata. Durante la vostra passeggiata nei vicoli medievali della città vecchia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, potrete dunque fermarvi quasi ad ogni angolo e dissetarvi senza alcun timore. Consiglio: portate con voi la vostra borraccia che potrete riempire di tanto in tanto. A undici di queste fontane vale la pena soffermarsi ad osservarle con più attenzione ed estrarre anche la macchina fotografica. Queste fontane risalgono al XVI secolo e con le loro splendi-de figure allegoriche e pilastri colorati regalano vivacità alle facciate grigie delle case che si susse-guono uniformi lungo le vie. Potrete scoprirle nella Kramgasse, ad esempio, o in Theaterplatz. Il mo-do migliore per saperne di più sulle fontane di Berna, è prenotare la visita guidata «Giro della città vecchia» che ha luogo tutti i giorni alle ore 11 (20 franchi per gli adulti / 10 franchi per i bambini).

PRENOTARE UNA VISITA GUIDATA DELLA CITTÀ

#9 Scoprire Berna su due ruote

Il vento fresco tra i capelli, i paesaggi collinari che scorrono velocemente e tutt’intorno null’altro che quiete ad eccezione di qualche campanaccio delle mucche: tutto ciò fa pensare al rimedio perfetto per la gente stressata delle grandi città che desidera «rallentare» un po’. Chi ama la natura, sappia che nella regione di Berna si nascondono gli angoli più suggestivi e il modo migliore per scoprirli è su due ruote. Il nostro consiglio: un’escursione con l’e-bike nell’Emmental. In questo incantevole paesaggio, circondati da dolci colline, prati rigogliosi, boschi profumati e da cui si gode una splendida vista sulle Alpi, ci sente a un passo dal Paradiso. Ai ciclisti che apprezzano i piaceri della vita, la quiete e i pae-saggi magici, lontano dalla frenesia e dal traffico, suggeriamo l’itinerario del cuore «Herzroute». Agli amanti del formaggio consigliamo calorosamente l’itinerario del formaggio Emmentaler. L’app dell’itinerario del formaggio aiuterà ad orientarsi, fornendo altresì aneddoti e storie avvincenti sulla centenaria tradizione del formaggio famoso in tutto il mondo: l’Emmentaler. Un highlight di quest’itinerario è la visita al caseificio dimostrativo di Affoltern.

#10 Godersi l’atmosfera dei festival

Colorato, estroso, all’insegna della creatività e della poesia: dal 9 all’11 agosto circa 150 artisti prove-nienti da tutto il mondo popoleranno i vicoli della bassa città vecchia, trasformandola in un brioso open-air estivo. Ogni anno circa 80 000 persone sono attirate nella capitale da questo variegato pot-pourri di musica, danze, teatro, comedy, teatro delle marionette e acrobatica. L’offerta musicale è ampiamente diversificata; è tutto un rincorrersi di note che abbracciano stili musicali differenti: elet-tronica soul-afro, psychedelic celtic folk, flamenco soul in dialetto e indie rock. Il festival è gratuito. La mancia nel cappello agli artisti di strada non è obbligatoria ma senz’altro un gesto di ringraziamen-to apprezzato. Chi è in vena di atmosfera di festival già a luglio, potrà viverla al Kocherpark (ca. 4 minuti dalla stazione di Berna con il tram 6, 7 o 8). A luglio, per tre settimane, il festival gratuito Par-konia offre quotidianamente concerti, workshop, circo per i bambini, teatro, corsi di danza, letture, esposizioni e mille sorprese.

#11 Conoscere il Peter Flamingo

A chi desidera provare un drink cult bernese, consigliamo un Bern Mule. Si tratta di un Moscow Mule preparato, anziché con la vodka, con l’Ingwerer che è un’acquavite locale di tendenza. Non c’è nulla di più gradevole che gustarsi un bel Bern Mule, ad esempio, su un comodo divano di pallet al popolare pop-up bar Peter Flamingo. A luglio e ad agosto il bar estivo sulla Grosse Schanze, la più grande terrazza su tetto della Svizzera, invita a mettersi comodi e a rilassarsi con i suoi deliziosi drink, un look urbano e un ambiente all’insegna della creatività. Chi è interessato ai temi scientifici, qui avrà certamente l’opportunità d’incontrare qualcuno con cui discuterne. Il Peter Flamingo, infatti, è situato proprio alle porte dell’Università di Berna che tra l’altro è ai vertici mondiali nel settore della ricerca spaziale. L’argomento perfetto per una small talk mentre si sorseggia un Bern Mule: sapevate che all’allunaggio del 1969 la vela solare sviluppata dall’Università di Berna è stata spiegata sulla Luna ancora prima della bandiera americana? A chi invece si interessa più a Ronaldo che ad Armstrong, consigliamo il «City Beach» che è a un salto dal Peter Flamingo e che trasmetterà le partite dei Mon-diali di calcio su uno schermo di grandi dimensioni.

#12 Visitare i musei gratis

Già un motivo sufficiente per sperare segretamente in un giorno di maltempo: ogni sabato di agosto 19 musei, castelli, parchi e giardini a Berna e dintorni sono ad ingresso gratuito. Da ammirare, scopri-re e vivere c’è moltissimo perché Berna è una roccaforte della cultura e ospita alcuni dei musei e delle gallerie più importanti della Svizzera. Particolarmente apprezzati dalle famiglie sono il Museo di storia naturale di Berna e il Museo della comunicazione, il quale, a detta del giornale Blick, propone ai visita-tori il «concetto di museo più innovativo della Svizzera» su un'estensione di 2 000 metri quadri. Vesti-re per una volta i panni dell’eroe più amato in un divertente karaoke cinematografico? Sferrare un at-tacco hacker al proprio avversario di gioco nel game Firewall? Oppure ammirare il veicolo di fuga originale del «rapinatore del secolo»? Tutto ciò è possibile.

#13 Fare un bel respiro profondo e rilassarsi

A Berna il tempo sembra scorrere più lentamente che altrove. Fretta e frenesia qui, sono parole sco-nosciute. Attenzione però, i bernesi non sono semplicemente lenti, come insinuano ironicamente altri svizzeri (e anche le statiche a livello mondiale lo dimostrano). Vivono consapevolmente fedeli alla filosofia del «savoir vivre». Nella capitale della «Gemütlichkeit» ci si lascia trasportare e ci si prende il tempo per godere la vita. Per chi vuole staccare la spina e rilassarsi, Berna è il luogo perfetto. La nostra chicca per chi cerca la tranquillità: un saluto al sole sopra i tetti di Berna. Sulla Sky Terrace dell’albergo a 5 stelle Superior Hotel Schweizerhof Bern & THE SPA, situato di fronte alla stazione centrale di Berna, a luglio e agosto, tutti i mercoledì dalle 7 alle 8, si può iniziare la giornata con una lezione di yoga mattutina - la vista panoramica a 360° sulla città vecchia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è compresa.

PRENOTARE LEZIONI DI YOGA

#14 Una visita ai quartieri di Berna

Straordinariamente informale e rilassata: così descrivono i visitatori l’atmosfera che si respira a Berna. Qui il vecchio hippy con la maglietta di Jimi Hendrix e l’uomo d’affari in giacca e cravatta siedono uno accanto all’altro per gustarsi insieme una birra dopo il lavoro. Le feste preferite sono quelle a cielo aperto in sandali o sneaker. Questo spirito di vita lo si può ben osservare nei quartieri bernesi. I fortu-nati che ne hanno la possibilità visitano Berna il 25 agosto 2018 durante la festa annuale del quartiere della Lorraine (vedi foto). Ma anche durante tutti gli altri giorni un’escursione nei quartieri bernesi è un modo perfetto per conoscere la Berna autentica e per imparare qualche parola del tanto amato dialet-to bernese facendo due chiacchiere con una persona del luogo. E se qualcuno vuole camminare sulle orme dei bernesi, può visitare alcuni locali tipici, ad esempio il Wartsaal e il Café Kairo nel quartiere della Lorraine, il Löscher e il Barbière nel quartiere Breitenrain oppure il Café Sattler e il Parterre nel quartiere Länggasse.

#15 Celebrare il 1° agosto

Fuochi d’artificio, lanterne di carta, falò e bandiere svizzere a perdita d’occhio: il 1° agosto in Svizzera è giorno di festa! E dove celebrare al meglio la festa nazionale se non nella capitale della Confedera-zione? In occasione delle celebrazioni un ricco programma di attività che copre tutta la giornata invita a «scoprire e vivere»: ci si ritrova in Münsterplatz (Piazza della Collegiata) per il brunch, a bordo della mitica autopostale d’epoca si percorrono le stradine del centro storico, patrimonio mondiale dell’UNESCO, si salgono i 312 gradini che portano in cima al campanile più alto della Svizzera, si dà un'occhiata dietro le quinte dell’Erlacherhof, si ammira il mare di luci sulla Bundesplatz (Piazza Federa-le), ci si immerge nell’ascolto dei suoni primordiali degli Jodler o si «sgranocchia» un pezzetto di Emmentaler, il formaggio più famoso del mondo, in Bundesplatz. Il nostro consiglio: arrivare in città un giorno prima e prenotare una visita guidata gratuita del Palazzo del Palamento svizzero.

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